Trattamento Artrosi Cane

COSA POSSIAMO FARE NOI PROPRIETARI PER RIDURRE L’INCIDENZA/LO SVILUPPO DELL’ARTROSI?

Sviluppo artrosi

Dopo aver visto quali sono le caratteristiche, dell’artrosi, quali sono i componenti dell’articolazione e soprattutto

compreso come avviene lo sviluppo di questa patologia riusciremo a capire  meglio cosa possiamo fare per cercare di evitare o di ridurre lo sviluppo di questa patologia.

 Tra le varie possibilità dobbiamo distinguere tra azioni

    • che possiamo compiere prima dello sviluppo della patologia e
    • quelle che possiamo compiere quando il processo dell’artrosi è già iniziata.

PRIMA DELLO SVILUPPO DELLA PATOLOGIA

Una delle cause principali dello sviluppo dell’artrosi è l’origine genetica.

In molte razze la displasia dell’anca, del gomito, della spalla, del tarso ecc. sono di origine genetica.

Questo comporta uno sviluppo anomalo delle articolazioni con conseguente 

degenerazione cartilaginea ecc.

Displasia che molto spesso porta allo sviluppo di artrosi a livello articolare.

articolazione alterata

Ecco, quindi, l’importanza di acquistare, ma prima ancora di accoppiare cani che abbiano antenati che hanno ottenuto un certificato di assenza di queste patologie.

Questi dati sono ricavabili dalle informazioni ottenute dagli allevatori della cucciolata e dal pedigree dei genitori stessi.

Dopo aver selezionato un cane che ha geneticamente le carte in regola, cerchiamo di ridurre o meglio eliminare

le cause di origine ambientale, dove per ambientale intendiamo tutte le cause che possono essere dovute a

situazioni che si possono presentare nell’ambiente dove l’animale vive, soprattutto durante la crescita.

Queste sono ad esempio un’eccessiva attività motoria che comporta un eccessivo utilizzo delle articolazioni durante la crescita,

periodo in cui le articolazioni non completamente sviluppate possono più facilmente degenerare.

Altra causa importante è un eccesso di peso soprattutto durante la crescita, ma non solo:

peso eccessivo che grava sulle articolazioni.

Anche un eventuale trauma a livello articolare, anche se leggero in età giovanile può comportare una degenerazione

della cartilagine nel tempo con conseguente sviluppo di artrosi.

Nonostante tutte queste precauzioni, il vostro cane può comunque presentare la predisposizione a sviluppare la displasia.

radiografia cane

Ci sono altre precauzioni che possiamo adottare?

A seconda della razza tra i 3,5 e i 4,5-5 mesi è possibile eseguire delle radiografie che ci permettono di prevedere la predisposizione del cane a sviluppare

la displasia con conseguente artrosi.

Eseguire le radiografie a quest’età è necessario per:

  • decidere quale attività motoria può o non può fare un cucciolo
  • poter eventualmente eseguire nei casi più gravi un intervento chirurgico non molto invasivo, che riduce la possibilità dello sviluppo dell’artrosi.

A questo punto una precisazione: le radiografie che eseguiamo utilizzano un metodo che ci permette di fare una valida

previsione di quale sarà la situazione del vostro cane a due anni. È una previsione valida, ma è pur sempre una

previsione e quindi, secondo il mio personale punto di vista, va valutata attentamente assieme al proprietario e

soppesato tutti i vantaggi e svantaggi di un eventuale intervento chirurgico.

DOPO LO SVILUPPO DELLA PATOLOGIA

Se la prevenzione è molto importante, esistono anche dei trattamenti che possiamo utilizzare,

se scopriamo che il nostro animale già adulto è colpito da questa patologia.

Punto primo la diagnosi; spesso i proprietari fanno autodiagnosi:

un cane anziano, che ha difficoltà a muoversi, ad alzarsi, che si stanca facilmente durante la passeggiata è sufficiente

per stabilire che il proprio cane ha l’artrosi.

Non è proprio così, la diagnosi di artrosi la fa il veterinario dopo la visita e preferibilmente dopo aver eseguito delle

radiografie che evidenziano le articolazioni colpite e la gravità dell’artrosi stessa.

In alcuni casi anche l’esame del liquido articolare permette di avere un quadro più completo della situazione presente.

Quando il nostro animale presenterà i primi sintomi: zoppia, difficoltà ad alzarsi, la visita del veterinario stabilirà se il

nostro cane ha un’artrosi.

cane che zoppica

TERAPIA

La terapia, secondo me, va tarata sulle condizioni del vostro animale, dopo:

  • una chiacchierata esaustiva con il proprietario su come si comporta il cane,
  • una visita approfondita
  • degli esami diagnostici completi.

Conoscete l’importanza dello studio radiografico completo?

Se la risposta è no trovate la risposta qui:

PERCHE’ UNO STUDIO RADIOGRAFICO DEVE ESSERE COMPLETO? – Trattamento Artrosi Cane

Tutto questo ci dà un quadro d’insieme completo che ci permette di personalizzare il più possibile la terapia sul nostro paziente.

Nelle fasi iniziali possiamo utilizzare i farmaci come l’antinfiammatorio, gli antidolorifici e integratori come

condroprotettori utilizzabili sia in prevenzione che durante le terapie.

Generalmente queste terapie determinano subito dei risultati positivi per il cane.

Questa terapia coadiuvata da una dieta appropriata, che ha come scopo il mantenimento di un peso appropriato e di

una muscolatura consona; l’utilizzo di condroprotettori ed eventualmente della fisioterapia ci permettono di alleviare il

dolore nelle fasi iniziali di questa patologia.

L’effetto della terapia antiinfiammatoria ha generalmente una durata limitata e l’utilizzo frequente di antinfiammatori può comportare delle controindicazioni.

Esiste anche la terapia chirurgica, sono generalmente degli interventi invasivi, molto demolitivi quali la protesi o l’artrodesi.

Questo comporta un periodo postoperatorio dove l’animale deve essere limitato molto nel movimento e dove le complicazioni possono essere importanti.

Esistono delle possibilità ulteriori: la medicina rigenerativa.

L’utilizzo delle cellule staminali determina una riduzione dell’infiammazione e creano un ambiente

più favorevole al ripristino della cartilagine articolare.

Tutto questo riduce, in alcuni casi addirittura elimina, il dolore articolare, quindi il cane non zoppica più, si rialza con più facilità e gioca più a lungo. 

medicina rigenerativa

A complicare le cose è la risposta soggettiva, quindi una terapia efficace su un animale, non lo è su un altro che ha lo stesso quadro complessivo.

Ecco l’importanza, di un rapporto di fiducia con il vostro veterinario e di quanto sia importante instaurare un percorso assieme al professionista.

 

Vedo spesso proprietari di cani che cercano un professionista che gli possa “guarire” definitivamente il loro cane.

Mi dispiace, ma la mia personale idea è che il risultato si ottiene solo lavorando assieme nel tempo

RIASSUMENDO

  1. Noi proprietari possiamo agire in modo significativo sia prima che dopo lo sviluppo dell’artrosi
  2. Nella fase precedente l’artrosi è importante considerare:
  • la componente genetica,
  • la componente ambientale
  • il monitoraggio del cane giovane

       3.Dopo lo sviluppo dell’artrosi è importante:

  • una diagnosi certa e circostanziata
  • una terapia modellata sulle condizioni del vostro cane

Ho cercato di condensare in poco spazio un discorso molto lungo, ma la mia intenzione era di darvi una mia personale visuale complessiva sul problema, mi impegno a sviluppare in seguito l’argomento in modo più approfondito.

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